Preparatevi, oggi sarò lunga, logorroica e prolissa.
Quindi, mettetevi comodi, rassegnatevi e ascoltate un po’ di musica di sottofondo, come questa per esempio
La storia è questa: questo mese si mangiano i pici.
Si fanno i pici per la Patty ,
vincitrice dell’MTC del mese di novembre che oltre a quei suoi arancini che sembravano davvero dei piccoli soli siciliani, fatti con il compasso, ci ha deliziato con un’altra delle sue ricette meraviglia, appunto,
i pici . E poi si fanno i pici per quelle figliole dell’MTC, quelle creature
sadiche stupende che ci impegnano tutti i mesi in sfide culinarie. Diciamoci la verità: se il dottore ci dicesse che dobbiamo cucinare almeno una volta al mese quello che vuole lui lo manderemmo direttamente all’inferno, senza pensarci due volte. Ce lo dicono loro e noi corriamo come pazze a rotta di collo per primeggiare con piatti roboanti, foto incredibili, ricette improbabili….. e come lo facciamo volentieri anche!
Ma dice bene la Patty (neanche avesse vinto l’Oscar!)
L’MTC è un’isola a cui attraccano naufraghi della passione culinaria e sulla
quale trovano il paradiso dell’invenzione e della conoscenza
Meglio di così non si poteva dire. E poi che dice? Ah, dice che “vede già le amiche dell’MTC toscane fare gridolini di gioia…..”
Io propongo la Patty come veggente del gruppo, dell’MTC: io l’ho fatto davvero il gridolino di gioia quando ho scoperto la ricetta che proponeva!.
I “te possino” alla Ale per capire gli indizi non li dico più, mi sono rassegnata, l’enigmistica non è il mio forte: il mio cervello è artistico e non matematico, i rebus non li ho mai capiti, nemmeno quelli per i bambini delle elementari (sebbene io fossi adulta) e i suoi indizi mi portano sempre da tutt’altra parte di dove dovrei arrivare.
Comunque la Patty con la sfera di cristallo sul tavolino rotondo in cucina e l’atmosfera soffusa fra incensi e sitar che prepara i pici a sugo io ce la vedo!
Lei, la Patty, con questa ricetta antica e povera ha preso due piccioni con una fava, pici e ragù di carne: ma io ho un appunto per te cara la mia Patty (è l’unico che ho trovato cercando e ricercando prima di farmi venire un travaso di bile per la precisione dei tuoi pici): perchè in Toscana il ragù di carne si chiama SUGO. E si cara mia, se alla mia nonna gli chiedevi di fare il ragù ti guardava male e ti diceva: io quelle cose lì non le faccio, e se ne andava impermalosita. Ai voglia a dirgli che era il sugo, ormai si era impermalosita! Quindi, lascimi questa soddisfazione, ben misera, ma lasciamela!
Un’altra cosa: voi vi siete rese conto che avete invitato la lepre a correre?
Bha, saranno affari vostre belle figliole!
Tutta ‘sta pappardella per dirvi che io partecipo, questo mese, partecipo con i pici, porca miseria se partecipo! Eccomi quindi con la prima roboante presentazione:
pici alla curcuma con carciofi al limone, briciole di ricotta e al pepe verde, rosa e nero di cucube
…. ve lo avevo detto che sarei stata lunga, logorroica e prolissa, anche nel titolo…
In realtà la ricetta è semplice, come deve essere su richiesta di quelle figliole, le loro maestà dicono: deve essere un piatto povero, i pici all’astice no!!!!
Ma il carciofo? Va bene il carciofo?
Ok, gli ingredienti:
I PICI – fatti secondo la ricetta della Patty, eseguita alla lettera letterale
100 gr. di farina di semola rimacinata di grano duro
200 grammi di farina tipo 0
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 pizzico di sale
acqua calda q.b.
1 pizzico di polvere di curcuma
quello che chiamiamo lo zafferano dei poveri
Ho fatto la fontana, ho aggiunto l’olio e ho sciolto un cucchiaino di curcuma dentro l’acqua tiepida e con quella ho impastato le farine che avevo setacciato. Ho impastato con amore, perché ci vuole amore ed energia per fare una buona pasta, e la devi sentire che si scalda sotto le tue mani. Poi l’ho fatta riposare avvolta in una pellicola mentre preparavo quell’altra, quella “normale”. Sono rimasta colpita dal colore che ha preso, un risultato bellissimo, giallo intenso e un profumino!
Ho fatto i pici, con pazienza. Li ho fatti lunghi lunghi ma non mi sono venuti “bellini” come quelli della Patty, sono fiorentina io e lei invece senese e i pici sono senesi ( mi avranno riconosciuta?) ….
per il sugo:
1 carciofo a testa
succo di 1 limone
1 spicchio di aglio
1 macinata di noce moscata
pepe verde in salamoia
pepe rosa
pepe di cucube (Giava)
1 cucchiaio di ricotta a persona
olio evo
sale
Ho pulito i carciofi e tolto le foglie esterne e dure, li ho tagliati per il verso della larghezza e ho tolto la peluria interna, li messi in fusione con il limone, un goccio di acqua e una grattugiata di noce moscata.
In una padella ho messo un po’ di olio, 3 o 4 cucchiai, lo spicchio d’aglio senza sbucciarlo. Ho fatto rosolare e poi l’ho tolto. Ho aggiunto i carciofi sgocciolati e li ho fatti “friggere” nell’olio a cui avevo aggiunto alcuni grani di pepe per tipo e un pizzico di sale. Ho allungato con un po’ di acqua per finire di cuocere. Ho cotto la pasta in una grossa pentola con abbondante acqua salata e l’ho saltata nell’olio dei carciofi che avevo riscaldato e tolto in precedenza. Ho impiattato, aggiunto i carciofi sopra ogni piatto, sbriciolato un cucchiaio di ricotta fatta in casa e un po’ di polvere di scorza di limone grattugiata. Avevo pensato di dare una macinatata di pepe nero ma mi è sembrato….”eccessivo”?
Si sentono molto le spezie e il carciofo risulta così croccantino che è bellissimo morderlo insieme alla pasta. Sarà che io adoro la pasta fatta in casa, sarà che sà di buono e di pazienza, sarà……
i pici vanno all’MTC di gennaio, grazie alla Patty e grazie anche a quelle figliole che oltre a essere delle gran cuoche sono anche delle belle anime….
43 commenti
Sandra, indovina chi viene a cena da te stasera? IO!!!!!! :-p
Ohhhh, meno male perchè io do il meglio di me quando ho ospiti importanti!!!
baci grossi!!!
Nooooo…..ma, è la Sandra! Con un post sui pici, per partecipare all'MTC, alla ricetta che ho scelto io! Nooooo….non ci credooooo. Hai presente la gioia uguale a quando ti dicono che una persona amata che non vedi da tempo, ti informa che verrà alla tua festa? Ecco, uguale uguale. Vederti qui, con questa ricetta, con questo post così divertente e gagliardo, così pieno di energia ed emozione, mi fa tremare dalla gioia e felicità. Hai ragione, il ragù il toscana si chiama sugo, ma chiedo la clemenza della corte, visto che in toscana purtroppo ci sono solo cresciuta ed in casa mia il sugo di carne è ragù sempre e comunque ;).
Cara Sandra, che ricetta, che contrasti interessanti, che bel colore quei pici. Io so che ci rifarai con qualche altra proposta strepitosa, ma di questa io ti ringrazio. Sei una forza. Pat
cara la mia Patty, come potevo non rispondere a questo invito? grazie a te per tutto!!!
baci
Riconosciuta o no sono bellissimi con un condimento da lode…..
A presto
che forse ci possiamo prendere un caffè insieme uno di questi giorni? madddai, sarebbe!!!!!
baci
A parte la figata di questi pici, che tra l'altro io adoro mangiare con qualsiasi sugo, soprattutto in bianco così, con i carciofi…ma tu sei di Firenzeeeeeeee???? Io vivo a Firenze!!! BELLA STORIA! 🙂
ammazza che spettacolo! 🙂 e meno male che sei fiorentina e i pici ti hanno riconosciuta…sennò come ti venivano!?!?!?!? son già perfetti così!
mi piace anche molto la scelta del carciofo…e la curcuma nell'impasto, mica male!
un abbraccione
boni!!!!! ciao cara!
Sandra cara uno di questi giorni le mie crostatine te le faccio assaggiare sul serio, visto che nel mio cuore c'è la Toscana e ogni volta che posso ci faccio sempre una capatina veloce!
(Sono due anni a questa parte, però, che non riesco ad allontanarmi neppure per mezzo week-end)
Questo MTC poi mi ha fatto davvero felice;mi sto ancora preparando spiritualmente per proporre i miei pici tosco-campani.
Intanto ammiro e "gusto" i tuoi;con quei carciofi abbinati alla ricotta li trovo davvero sublimi………
A presto!
e allora aspettiamo i pici "napoletani" visti che quelli fiorentini li ho fatti io!
baci!!!!
p.s. aspetto le crostatine!
Una poesia 🙂
Baci Sandra!
Ecco lei che mi lusinga!
baci cara!
gnam gnam ^^ mi piace molto il fatto che ai usato i carciofi al limone
un abbraccio
Ale
un abbraccio a te!
oooooooooooo mai come stamattina avevo voglia di leggere un post come il tuo, bello prolisso al punto giusto, né poco né troppo! E veramente un post giusto, se non altro che i carciofi ce li vedo benissimo nei tuoi pici, olé!
grazie Stella in cucina!
baci
la mia domanda è sempre quella per tutte voi che avete un blog di cucina: ma stando lì a fotografare, non finite col mangiare freddo e perdervi tutto il buono di piatti così speciali?
io li preparo prima e poi… non li posso mica buttare via… me li mangio in anticipo sulla cena!
…. cosi' ceno due volte… ma sarò golosa?
baci
se ti sento brontolare ancora che ti attilli nei vestiti vedi tu dove ti mando 😀
le donne vicine alla menopausa sono così, cambiano idea ogni 5 minuti….. e io lo faccio con la dieta, un momento devo dimagrire in tutti i modi e mi sogna snella come venti anni fa e un momento dopo penso: ma chi me lo fa fare?
baci!
…sì, però il dottore mica ti abbraccerebbe forte, da stritolarti, ogni volta che ti vede, no? e mica chiamando i rinforzi dal collega- che qui, le belle figliole son due, e gli abbracci stritolerebbero il doppio..
MA QUANTO CI SEI MANCATA, le volte che non hai partecipato, ma me lo dici?
Post strepitoso che rischierebbe di far passare in secondo piano la ricetta, se questa non fosse così pertinente, così di carattere, così convincente, da dire, da sola: zitti tutti, che ora parlo io.
I carciofi sì che si possono usare, e ancora meglio se accompagnati ad un sugo come il tuo- e abbinati ad un picio di carattere, come quello che hai presentato tu. Spingi sulle note olfattive- ma la terna giudicante conta due toscane e una genovese e in questo modo soddisfi entrambe: sostanza e robustezza da una parte, leggerezza ed eleganza dall'altra.
E quindi, in teoria, dovresti averci accontentate alla grande, già così.
Ma in pratica… è vero che ce ne prepari degli altri, è vero???
Grande Sandra!
Hei bella figliola, guarda che io ci credo che vi sono mancata!!!!
Affari urgenti in famiglia mi hanno un po' trattenuto, purtroppo, ma ho deciso che con i pici sono affari vostri, vi verrò a noia!
ciao tesore e grazie ancora!
Post interessante…non sapevo della differenza tra sugo e ragú nonostante il suocero cortonese. I pici mi piacciono tantissimo…inorridirai ma NON mi cimenterò a farli ma proverò il tuo ragù no sugo! Ho già fatto confusione!
Devi assolutamente partecipare con questa ricetta !
Buona giornata!
grazie Loriana, se non farai i pici almeno farai il sugo! baci!!!!
Ma sono stupendi complimenti. Un abbinamento perfetto!!!!!
pastaenonsolo.blogspot.it
Grazie Giovanna!!
che spettacolo cara Sandra,altro che lunga,ho letto e mi è piaciuto tutto,ma proprio tutto…baciottoni,in bocca al lupo:)
Se non avessi le sostenitrici come te mi potrei anche sdare!!!
grazie Tina, grazie mille!!!§
Sandra
Maremma infreddolita come li papperei tutti senza farli passare dal via!!!!la mi mamma li preparava con una facilità e sapienza che mi incantava.Io adoro il tuo essere logorroica,adoro le tue colonne sonore,le tue ricette e poi basta altrimenti divento io logorroica!
grazie per questa delizia,da pole position senza dubbio!
Baciiiiiiii!!!
Monica
GRAZIE MONICA!!!!!!
BACISSIMI!
Che forte che sei SAndra. Mi piacciono un sacco i tuoi pici e pure il sughetto coi carciofi mi pare uno spettacolo!
Comunque io sono pugliese e con mia nonna ancora non ci si capisce tra sugo, ragù e bolognese….mi imbroglia ogni volta le carte….
baci
alice
con le nonne non si scherza: hanno sempre ragione,ricorda!!!
baci!!!!
Sono belli nell'aspetto e sicuramente anche al gusto!
Grazie cara>!!!
Ma tesoro.. eccome se devi partecipare!! Questi pici sono fantastici.. e ti dirò.. a me i carciofi piacciono proprio tanto! Il tuo sugo è proprio da challenge!! Complimenti, amica mia.. un abbraccio!
grazie topolino!!!!!
mi piace quando sei logoroica! i tuoi pici sono fantastici, viva la fiorentina che si da ai piatti senesi! ma vengono anche a me, polentona doc? eheeh. un abbraccio, maggie
si aspettano i pici polentoni doc!!!! forza, di corsa ad impastare Maggie!!!
baci
Questi pici mi ispirano davvero!
Un caro saluto…
Silvia
grazie Silvia!
neanche mi ci metto vengo a mangiarli direttamente da te
ne ho tenuti un po' per stasera, altro sugo altra corsa! non più tardi delle 20.30 o non ti aspetto!