Musica per la lietezza dello spirito
Noah and the whale – First day of spring
Ieri giornata pesante.
Al fatto che era lunedì, e il lunedì è un giorno funesto già di suo, si è aggiunto un mal di testa clamoroso e una bella discussione con il mio uccellino scappaticcio, la mia 15enne inquieta e, per finire, mentre faccio la solita spesa quotidiana al supermercato o non ti trovo una conoscente di vecchissima data? Ci mettiamo a parlare del più e del meno, io con una mano sulla fronte per cercare di limitare i danni dell’emicrania, la solita fretta attaccata ai pantaloni. A un certo punto, mentre cercavo di spiegarle una cosa tecnica del mio lavoro (che mi aveva chiesto lei, fra l’altro) mi guarda e mi fa:
– Sandra, mangia come parli ….
Sono rimasta basita. Io, notoriamente sono una a cui non manca certo la risposta pronta: sono rimasta basita .Non sono certo io una che si accomoda la bocca per parlare o che so lancia in paroloni o spoloqui verbali e verbosi esosi e incomprensibili. Mi sembrava di essere un comune essere umano che, parlando di cose tecniche usa, di conseguenza, termini tecnici anche in lingua madre (ceppo anglosassone per capirsi). Giuro, non sono una spocchiosa, non lo sono mai stata, anzi, forse il contrario a volte troppo “espansiva”. Devo averla guardata con gli occhi di fuori orbite, ho aperto bocca per parlare e poi mi sono detta: conta fino a 10.
– Devo sbagliare i congiuntivi per farti piacere? Se li devo sbagliare dimmelo che ti accontento….- Ho risposto più dolcemente che ho potuto. Dopo di che, ho cortesemente tagliato corto, salutato e ho girato i tacchi andandomene.
“PARLA COME MANGI?” !!!!?????!!!!!
Premetto che io, il mio compagno e tutti e due i miei figli abbiamo il dono della grammatica: non sbagliamo quasi mai un verbo, un avverbio, un aggettivo, la sintassi di una frase. Abbiamo la fortuna di avere un naturale istinto al parlare e allo scrivere la lingua italiana senza errori grossolani ed evidenti (non siamo certo il sommo poeta ma neanchè il “trota” nostro meraviglioso politico italiano laureto in Albania).
Ma bisogna per forza essere sgrammaticati per rimanere simpatici alle persone? Cos’è, se non sbagli i congiuntivi o i pronomi passi da spocchiosa? Io non sono plurilaureata, non sono un dottore in tuttologia o altro, semplicemente leggo, mi tengo un minimo informata e approfondisco quelle cose che mi piace fare: se questo è diventato reato allora ditelo!
E poi, detto da una che ha la puzza sotto il naso da quando è nata (la tipa di ieri al supermercato: chissà come gli fischiano le orecchie!)….. Sono rimasta basita, basita e delusa dall’essere umano, basita delusa e imbufalita.
Da questa delusione come pensate che ne possa, io, esserne uscita?
Parla come mangi: ecco come mangio……
E siccome mangio bene da sempre parlo anche bene da sempre.
E non vi dico mentre me ne tornavo a casa quante me ne sono dette e ripassate. A volte queste cose servono per farsi un bell’esame di coscienza: beh, io mi sono promossa a pieni voti, la stronza è lei…. (scusate la parolaccia ma quando ci va ci vuole)
Mi sono dedicata alla cena e, visto che sulle scaloppine di Elisa per l’MTC avevo sollevato (ingiustamente e me ne pento pubblicamente) fra me e me qualche perplessità, ho fatto il secondo piatto mensile per quelle figliole!
Già, perchè io ero prevenuta sulle scaloppine e sono prevenuta sui petti di pollo: sono filosi, insapore, tutti uguali e senza nessuna sorpresa. E adesso? Da quando ho riscoperto le scaloppine mi è viene istintivo comprare i petti di pollo e cucinarli come scaloppine: sarà froidiano?
Sarà che l’Elisa ci ha fatto riscoprire una cosa un po’ demodè ma così buona, ma così buona!!!!!
Cominciate con fare il brodo: in un pentolino mettete tutti gli ingredienti con l’acqua e lasciate bollire con calma. Dopo una mezz’ora spegnete tutto e aspettate.
Intanto battete la carne con il batticarne fra due fogli di carta da forno e schiacciatela ben bene. Infarinatela e passatela in padella in abbondante olio e.v.o.. A me piace croccante e quindi la cuocio a fuoco veloce. Togliete la carne dalla padella e salatela. Nell’olio rimasto della cottura del pollo fate sfumare qualche goccia di aceto balsamico (dipende da quanto è intenso) e poi aggiungete il brodo e fatelo restringere piano piano aggiustando di sale.
A parte tagliate i peperoni a listarelle e metteteli in una padella di ceramica dove avrete scaldato l’olio insieme allo spiccio di aglio e aggiunto i pomodori tagliati a metà. Fateli andare velocemente, non abbiate paura che si abbrustoliscano, basta stare a guardarli come i bambini piccoli e girarli spesso. Quando i peperoni cominciano a profumare salateli e aggiungete il mezzo bicchiere di aceto, il cucchiaio di zucchero di canna e fateli cuocere sempre allegramente. Quando l’aceto è sfumato aggiungete un goccio d’acqua e chiudete il coperchio della padella. Quando vi sembreranno cotti (li potete anche assaggiare così sentite se sono giusti di sale) aggiungete le foglie di basilico e spegnete il fuoco lasciandoli coperti.
Tagliate le zucchine prima a metà e poi in quattro parti e friggetele solo infarinate nell’olio aromatizzato con un rametto di timo fresco.
Servite le scaloppine insieme alla sua saporitissima salsa all’aceto balsamico di Modena, ai peperoni in agrodolce e alle zucchine fritte e godetevi la cena, con calma, con religiosa attenzione, gustandovi ogni boccone e ringraziando ancora Elisa per averci fatto riscoprire questo magico mondo delle scaloppine!
A, un saluto anche a quelle due, quelle figliole dell’MTC!!!
22 commenti
uh i problemi della quotidianità
ti capisco perche come te li passo anche io ^^ quindi SALLO che non sei sola
che buona la tua scaloppina gnam gnam
SALLO che non sei sola è uno spettacolo!!! grazie della compagnia!!!!!! :O)
oddio come ti capisco, io solitamente sono una di quelle che correggono gli errori, e mio cognato che dice "se io avrei avuto…" ODDIO… ma non senti gli altri come parlano?? va beh.. comunque tu mangi proprio bene, l'aceto invecchiato di modena è una chicca!!! un grosso bacio
E allora sallo! La moda dei congiuntivi sbagliati è ORRIPILANTE! povero Dante Alighieri, chissà come si rigira nella tomba! :O)
Quanto mi piace il tuo modo di parlare! …che poi è il tuo modo di scrivere e di cucinare.
Meraviglioso! Io lo amo e lo apprezzo ..con buona pace della signora …;)
Oggi ho un nuovo piatto da provare, grazie della ricetta. Un bacio!
E meno male! io mangio come parlo, se parlo bene allora mangio anche bene!! Ciao Sandra
Ma tu hai guardato nel carrello di questa simpatica donna? Perché una bella risposta sarebbe stata "sì io parlo come mangio: infatti stasera a cena preparo delle meravigliose scaloppine, con ingredienti ricercati, freschi e di stagione, ben armonizzati tra loro, ingredienti di altissima qualità come un aceto balsamico che mi regalò un mio cliente…e…toh mi preparo pure il brodo io…e poi questo splendido piatto me lo gusto in tutta tranquillità, godendomi un bellissimo paesaggio…e tu? Ooohhh tu invece mangerai i 4 salti in padella? Ah beh ora capisco molte cose!"
Bravissima Sandra! 🙂
Tu come secondo lavoro dovresti cominciare a fare la veggente: no 4saltiinpadella ma una di quelle tristissime buste di risotto-tutto-già-pronto-e-liofilizzato a cui aggiungere solo l'acqua…… grazie cara!
è che tu mangi troppo complicata mia cara, mangi con tutti 'sti ingredienti strani…e dopo ti complichi la lingua…e poi chissà al super che cosa hai guardato….avrai preso qualche roba strana e subito ti metti a parlare fobita….se mi prendi pane e cipolla…quella ti capiva 🙂
Stasera prendo un libro di cucina francesce e mi butto via, poi prendo il telefono e comincio a telefonare a caso a che conosco e a dire franceserie: mi prendereanno per grulla? :O)
ahaahah le franceserie sono troppo bello 🙂
Come nient'en fuss!!!!
Sandra, benvenuta nel club 🙂
A me, una volta una ha detto: "mi piace come parla l'alessandra… non ci capisco un 'bel niente', ma mi piace". E questo, l'ho archiviato fra i complimenti, sia chiaro… cosa vuoi che ti dica: l'ignoranza non si misura sui titoli di studio, ma sulle uscite come quelle della tua "amica"- che, se fossi in te, al prossimo scontro di carrelli, obbligherei ad assistere alla rassegna di tutta la tua spesa, perchè se parli come mangi, cara la mia figliola, altro che Dante Alighieri :-)))
Gazie per il mea culpa sulla scaloppina, sei una forza della natura
ale
Grazie Ale, com'è quella: lò mamma degli idioti è sempre incinta?
Il mea culpa era d'obbligo!
oh, non ti curar di loro, ma guarda e passa,
è solo l'invidia a far parlare certe donne -le donne più degli uomini, ammettiamolo!-
che buone le tue scaloppine, mi hai fatto venire fame alle 4 del pomeriggio!
Grazie tesoro
Cara, secondo me non vale nemmeno la pena arrabbiarsi così per una che ti interrompe mentre parli, e per dirti una cosa maleducata. Hai fatto bene a tagliare corto e soprattutto a rendere così buono un petto di pollo ;-)E continua a parlare come mangi o mangiare come parli, fai tu, tanto va bene uguale….buona giornata.
Che ammmmore di ragazza che sei!
mi piacciono le scaloppine, sono tenerissime così cucinate!
PS al prossimo incontro taglia corto prima….diciamo "scusa ma ho lasciato il minestrone sul fornello acceso, devo andare!"
Scherzo ma la scusa è reale, una anziana signora che voleva passarmi avanti dal medico:-)
La saluterò elegantemente con un cenno della testa!
Meno male che ci sei tu Pasquale: grazie di cuore per le belle parole! Ma non mi arrabbio più, non ti preoccupare!
Ma come si e' permessa di dirti quelle cose se nemmeno ti conosce?????
E vero, certe persone ti fanno perdere le staffe e in quel momento e meglio lasciar perdere.
Il tuo Italiano e' perfetto e nessuno potrà dire il contrario nemmeno i poeti.
Mangi a da 10 e lode, parli sicuramente s superiore a quel voto.
La classe il parlare non e acqua, casomai nell'acqua ci va il Trota Albanese.
Ottima scaloppina, morbida gustosa e presentata con classe.
A presto cara Sandra e non arrabbiarti piu'….